Tempio-Luras-Monti

anno di costruzione
1888
lunghezza percorso
39 km
anno dismissione
nel 1958 venne dismesso il tratto Luras-Monti e
rimase solo il tratto Tempio-Luras sulla direttrice per Palau
primo gestore
Strade Ferrate Secondarie Sarde
secondo gestore
Ferrovie Complementari della Sardegna (1921)
terzo gestore
Strade Ferrate Sarde (1941)
attuale gestore
linea smantellata
La linea Tempio-Luras-Monti fa parte del primo blocco di ferrovie secondarie realizzate in Sardegna e date in concessione dal Governo alle Strade Ferrate Secondarie Sarde. La linea venne progettata dall'Ingegner Alfredo Cottrau ed insieme alla Cagliari-Isili fu la prima che venne aperta in Sardegna il 15 febbraio 1888. L'obiettivo della Tempio-Luras-Monti era quello di collegare, mediante la rete secondaria sarda, la Gallura alla dorsale sarda delle Ferrovie Reali. Con questa linea le Secondarie si garantivano il monopolio, sui propri carri merci, del trasporto del sughero sino a Monti da dove poi avrebbe proseguito per il porto di Olbia.
Il tracciato della ferrovia partiva da Tempio, si dirigeva a Nord-Est verso Nuchis e Luras poi virava decisamente verso Sud-Est in direzione di Calangianus e terminava la sua corsa alla stazione delle Reali di Monti-Telti. Il tratto da Calangianus a Monti era il più suggestivo della linea perchè cavalcava le valli del versante Sud del Limbara tra sughereti e graniti. La zona era pressochè disabitata ma vennero realizzate alcune fermate in prossimità di stazzi ubicati in zone isolate e molto distanti dalle strade principali.
Inizialmente la ferrovia avrebbe dovuto servirsi a Monti del fabbricato viaggiatori delle Ferrovie Reali ma a causa di alcuni problemi burocratici le SFSS costruirono una loro stazione sul lato nord dell'area ferroviaria di Monti. Tuttavia una volta raggiunta un'intesa tra le due società la stazione delle Reali divenne lo scalo di riferimento anche della linea per Tempio e quello delle SFSS venne chiuso.
La linea disponeva di locomotive svizzere Winterthur che trainavano carrozze a due assi realizzate a Castellamare di Stabia dalla ditta diretta dall'Ing. Cottrau, il progettista della linea. Successivamente vennero utilizzate carrozze a carrelli decisamente più efficienti e nel 1913 vennero acquistate le Bauchiero di Torino utilizzate ancora oggi nei convogli storici in Sardegna. Il tempo di percorrenza dei 39 chilometri della linea era di oltre due ore.
Nel 1921 la Monti-Tempio passò insieme all'intera rete SFSS alle Ferrovie Complementari della Sardegna. Sul finire degli anni 20 si decise di collegare Sassari a Tempio e Palau sfruttando il tratto di quasi 11 km già esistente da Tempio a Luras.
L'idea divenne operativa tra il 1931 ed il 1932 con l'inaugurazione dei tronconi Sassari-Tempio e Luras-Palau ad opera della Società Anonima Ferrovie Settentrionali Sarde (SFSS), con la quale le FCS gestirono congiuntamente il tratto comune da Tempio a Luras.
Tempio aveva due stazioni, una per ogni compagnia che gestiva le linee in concessione. Questa situazione anomala si protrasse sino al primo aprile del 1935 quando venne chiusa la stazione delle Complementari e si utilizzò solo quella costruita delle Settentrionali  che erano diventate, nel 1933, Strade Ferrate Sarde. Sulla linea iniziarono ad operare, oltre alle locomotive Winterhtur, Schwarzkopf e Breda le nuove Cemsa e Reggiane.
Nel 1939 vennero sostituite le rotaie da 21 kg/m con quelle da 27 kg/m uguali a quelle utilizzate sulla Sassari-Palau. Nel 1941 la linea passò, insieme alla Sassari-Alghero, alle Strade Ferrate Sarde, già azionista di maggioranza delle FCS, nell'ambito di una operazione che portò sotto il controllo delle SFS tutte le linee secondarie del Nord Sardegna.
Nonostante la sostituzione dell'armamento e l'introduzione delle nuove locomotive, la linea perse sempre più importanza ed il traffico, sia merci che passeggeri, si ridusse considerevolmente. La linea iniziava a non essere più concorrenziale rispetto al traffico su gomma, il tempo di percorrenza passo dalle due ore di fine '800 alle attuali un ora e tre quarti. Da più parti si levarono voci circa la possibile chiusura della linea che effettivamente si concretizzò il 21 luglio 1958. Rimase attivo solo tronco da Tempio a Luras a servizio della Tempio-Palau. Il Ministero dei Trasporti motivò la chiusura della linea con lo scarso traffico ferroviario che nell'ultimo periodo trasportava in media 30 passeggeri e 5 tonnellate di merce al giorno.
La Tempio-Luras-Monti detiene il primato di essere stata l'unica linea in Sardegna ad aver visto solcare i propri binari esclusivamente da locomotive a vapore. L'utilizzo sistematico, per tutti i 70 anni di vita, di materiale rotabile antiquato decretò lo scarso utilizzo della linea e la sua ovvia chiusura.
Al giorno d'oggi l'ex tratto tra Luras e Calangianus è facilmente riconoscibile in quanto è stato trasformato nella Via Europa Unita. Da Calangianus l'ex tracciato della ferrovia è stato completamente recuperato a cura della Comunità Montana della Gallura ed è interamente percorribile a piedi o in bicicletta fino a oltre il Casello 4 posto a qualche centinaio di metri dall'incrocio con la strada provinciale 147. Oltre il casello la linea è ancora facilmente riconoscibile sino a Monti ma non è stata recuperata per un utilizzo alternativo.
s c h e d a

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